Un brodo di zampe di gallina e un tozzo di pane

Nel tardo pomeriggio della giornata di venerdì abbiamo assistito, nella splendida cornice di Palazzo dei Trecento, alla presentazione dell’ultimo libro di Tommaso Tommaseo Ponzetta, A cena con Goffredo Parise e altri racconti.

Chirurgo di grande fama, il primo in Europa ad aver eseguito un doppio trapianto cuore-rene, Ponzetta coltiva (anche) la passione per la scrittura, trasmessagli dall’amico Goffredo Parise, uno più celebri scrittori italiani del Novecento, che a sua volta aveva espresso il proprio interesse e la propria curiosità per la sua professione, e in particolare per le malattie tumorali.

L’evento si è svolto sotto forma di un dialogo tra l’autore e il suo editore Silvano Piazza, e, grazie al racconto di svariati aneddoti che legano Ponzetta e Parise, aveva lo scopo di riportare tra noi lo scrittore vicentino, non solo come figura del panorama letterario ma anche nella sua veste di uomo.

Il titolo del libro ha trovato spiegazione proprio nel racconto di Ponzetta; dopo aver rivelato al pubblico che l’autore dei Sillabari era solito autoinvitarsi a cena dai propri compaesani, al punto di essersi guadagnato la curiosa nomea di “mendicante di lusso”, l’ex chirurgo ha ricordato un episodio in controtendenza, nel quale l’invito era partito dallo scrittore. Inaspettato quanto l’invito, tuttavia, fu il menù, che consistette unicamente in un brodo di zampe di gallina, un tozzo di pane e una mela.

 

Testo e foto di Luca Camilotto e Marco Eusebio

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