Un filò letterario per festeggiare i 40 anni de “la tribuna di Treviso”

Come è nelle nostre corde, sarà una giornata all’insegna della letteratura l’ormai tradizionale postfestival di CartaCarbone. Una giornata molto speciale, con la quale abbiamo scelto di festeggiare i 40 anni di fondazione del quotidiano “la tribuna di Treviso” che – assieme a “il mattino di Padova”, “la nuova di Venezia e Mestre” e il “Corriere delle Alpi” – è nostro media partner ufficiale.

Sabato prossimo, 20 ottobre, all’auditorium della scuola “Stefanini” di Treviso è in programma “Filò 1978-2018: scrittori a Treviso per i 40 de la tribuna”, curata dallo scrittore e critico letterario Alessandro Cinquegrani.

Sarà indagato l’intenso rapporto tra la letteratura e la realtà, e la capacità degli scrittori di raccontare la contemporaneità senza perdere di vista la prospettiva che la colloca esattamente dov’è, tra passato e futuro. Punto di partenza di quest’analisi corale sarà quel 1978 in cui fu fondato il giornale e in cui furono anche pubblicati libri come “Il galateo in bosco” di Andrea Zanzotto e “Cenere a Dresda” di Cino Boccazzi, mentre Goffredo Parise eleggeva a buen retiro la “casetta rosa” di Salgareda. Per porre l’accento su quella straordinaria stagione di grande letteratura a Treviso, saranno proposti due appuntamenti che s’ispirano proprio ai “Nuovi Galatei” preconizzati dal poeta solighese quarant’anni fa.

Nuovi galatei. Alle 16.30, con “Nuovi Galatei 1”, gli scrittori di oggi ricorderanno quelli di ieri: Luciano Cecchinel, Nicola De Cilia, Fulvio Ervas e Giandomenico Mazzocato saranno i protagonisti di “Rivolgersi agli ossari. Non occorre biglietto. Rivolgersi ai cippi. Con il più disperato rispetto”, titolo che riprende forse i più celebri versi di Zanzotto nel suo “Galateo” per introdurre una conversazione sul passato e la memoria storico-letteraria di Treviso, incrociando la cultura di un tempo e quella di oggi.

Alle 17.30 sarà proiettata “Mio padre Cino Boccazzi”, videointervista a Kuki Gallmann (prodotta da Michele Pastrello, regista del video ufficiale della quinta edizione del festival), che ricorda il padre mettendo in relazione le loro esperienze di scrittori.

La video-intervista a Kuki Gallmann. Un video inedito girato a San Polo di Piave, dove Kuki Gallmann si era recata lo scorso marzo per ritirare il Premio Gambrinus Mazzotti honoris causa, nel quale la scrittrice racconta non tanto di sé, ma di suo padre. Un padre molto amato, di eccezionale caratura intellettuale, medico, scrittore, esploratore e archeologo trevigiano che ha saputo trasmettere alla figlia, a sua volta celebre scrittrice e coraggiosa ambientalista, la passione per la scrittura e quella per l’impegno civile: Cino Boccazzi.

La Gallmann, che da oltre 40 anni vive in Kenya, ci regalerà il ricordo commosso di una Treviso colta della quale lei stessa, grazie a Cino Boccazzi, ha avuto il privilegio di respirare l’aria fin da bambina. La loro casa, del resto, era frequentata da Comisso e Parise dei quali poteva ascoltare le conversazioni tra un gioco e l’altro. Una chicca, un regalo ai lettori, per i 40 anni del nostro giornale.

Alle 18 “Nuovi Galatei 2”, con Gianfranco Bettin, Romolo Bugaro, Emmanuela Carbé e Paolo Zardi, alcuni dei più attenti interpreti della realtà veneta contemporanea, che affronteranno i temi della recente storia veneta, dalla violazione del paesaggio ai casi emblematici di cronaca prendendo spunto dai versi successivi della già citata “Rivolgersi agli ossari” di Zanzotto: “Rivolgersi alle osterie. Dove elementi paradisiaci aspettano. Rivolgersi alle case. Dove l’infinitudine del desio (vedila ad ogni chiusa finestra) sta in affitto”: versi del 1978, lungimiranti e ficcanti come solo le liriche zanzottiane sanno essere.

Alle 21.30, chiusura con “Irruzioni”, spettacolo di Francesco Maino e Francesco Targhetta: due giovani scrittori sul palco per unire voce, immagine e musica elettronica.

“Irruzioni” con gli scrittori Francesco Maino e Francesco Targhetta,chiude la giornata di approfondimento dedicato ai grandi scrittori trevigiani (ma anche alla memoria storico-letteraria della città) sarà affidata all’autore di “Cartongesso” e al vincitore del Premio Berto 2018 (nonché finalista all’ultimo Campiello) Francesco Targhetta, reduce dal grande riscontro suscitato dal suo “Le vite potenziali” (Mondadori).

Voce e immagini, accompagnate dalla musica elettronica, per portare il testo letterario a livello dello spettacolo scenico; un interessante “dai e vai”, quello che si configurerà sul palco dell’auditorium Stefanini. Targhetta, 38enne trevigiano ormai figura di spicco della nuova generazione di poeti italiani(“Fiaschi” e “Perciò veniamo bene nelle fotografie”) capace di librarsi con grazia anche sopra i territori del romanzo, si alternerà sul palco con Maino, squadernando, in compagnia dello scrittore e amico, declamazione in versi, orazione civile e lirica acuminata del paesaggio.

L’avvocato e scrittore Maino, operaio lirico di quel “Cartongesso” (Premio Calvino 2013 pubblicato da Einaudi) diventato un caso letterario con oltre 30mila copie vendute, prosegue dunque nella sua analisi critica della ribalta veneta d’oggi. “Corpi che fatturano, morti, camminanti”, scriveva nel suo esordio. Un libro-invettiva sparato dritta in faccia a un popolo che fa del lavoro la propria religione e del denaro la medaglia al valore. Il bersaglio è sempre vivo e presente, ma l’obiettivo, oltre quella di far provare bruciore interiore, è un altro. Quello di far emergere quanto di buono esista oltre ai capannoni e ai bilanci d’esercizio.

Come iscriversi. Per partecipare occorre iscriversi sul portale eventi del sito della tribuna di Treviso . La giornata è stata suddivisa in tre momenti, che corrispondono ad altrettante schede di registrazione:

il primo comprende “Nuovi Galatei 1” e la videointervista a Kuki Gallman. Il secondo riguarda “Nuovi Galatei 2”, il terzo “Irruzioni”.

Ovviamente, se volete potete iscrivervi a tutti e tre gli eventi. È tutto gratis, ma i posti vanno a esaurimento.

Il postfestival è sostenuto da Banco BPM.

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