CartaCarbone Poesia

CartaCarbone festival 2015, alla seconda edizione, si apre alla poesia  proponendo otto incontri con autori che tracciano il mondo poetico italiano, e da quest’anno anche internazionale, grazie alla presenza di uno dei più importanti poeti vietnamiti, Nguyen Chi Trung che con Venti (Samuele Editore, 2014) si domanda come il suono della morte viva nel vento, nei luoghi dove la concretezza dei suoi studi matematici si contrappone all’astrattezza di quelli filosofici.  Poeti riconosciuti per  originalità  e cifra stilistica, oltre che per incisività del messaggio: Luciano Cecchinel e il plurilinguismo aspro e franto dei suoi versi che in silenzioso affiorare  esprimono la necessità del ricordo, memento da non lasciare andare; Vivian Lamarque, poetessa limpida, che raggiunge il lettore grazie alla musicalità dosata e chiara dei suoi versi,  sfrondata di ermetismi e capace di stupire con una poesia illegittima;  Roberta Dapunt, il cui dialogo con il sacro si manifesta nei misteri del quotidiano, nelle beatitudini della malattia. Ma anche poeti giovani: Francesco Targhetta, autore di raccolte poetiche, l’ultima Le cose sono due (Valigie rosse, 2014), e di un romanzo in versi Perciò veniamo bene nelle fotografie (Isbn edizioni, 2012),  osserva e rappresenta, senza sconti per l’io-poetico, l’umanità della porta accanto che corre, latita, attende nella contraddizione dei molti e dei nessuno; Giovanni Turra e la fisicità della sua trama poetica, nudità sensuale delle parole visive, orografia dei corpi in Con fatica dire fame (La Vita Felice, 2014).  Simone Maria Bonin, giovanissimo poeta, traduttore e curatore della poesia del poeta statunitense Hart Crane in Atlantide (Thauma edizioni, 2014), dialogherà, raccontandosi nelle forti esperienze di viaggio, dell’essere altrove per esplorare e stemperare l’io-poetico, in un incontro di urgenza poetica e grafico-poetica, con Riccardo Fabiani, poeta, illustratore, viaggiatore che traduce l’esperienza di cammino in uno schedario emotivo raccolto in Road Trippin, realizzato tramite crowdfunding in completa autonomia editoriale.  Altra presenza significativa sarà quella di Antonio Turolo la cui raccolta Corruptio optimi pessima  (Nuova Dimensione, 2007) rappresenta uno degli esempi più alti di poesia italiana degli ultimi anni. Poesia che scandaglia e si restituisce integra all’onestà del sentire attraverso una lingua limpida lontana da equilibrismi labirintici.

Incontri con poeti ma anche poetry slam con Lello Voce, poeta, scrittore, performer poliedrico della poesia sonora e affabulatorio interprete, tra i fondatori del Gruppo 93 e del semestrale letterario Baldus.  Insieme ai poeti che coinvolgeranno il pubblico nella performance di poetry slam anche Nicolas Alejandro Cunial, già presenza apprezzata nella serata dedicata alla poesia giovane Uno Punto Due di anteprima del festival, poeta performer in  effrenata e dirompente azione di arti combinate, pillole di carne cruda (La Gru, 2013). Ospite d’onore del poetry slam un grande poeta, scrittore italiano, Nanni Balestrini, esponente di rilievo della neoavanguardia (gruppo dei poeti Novissimi, Gruppo 63) presente a CartaCarbone festival con il suo ultimo romanzo Carbonia (Bompiani, 2013).

Ancora poesia nella dirompenza del rap declamato, affermato, in continua combinazione simbiotica di musica e parola  senza mediazione, con la presenza di Taiyo Yamanouchi, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Hyst, dirompente forza musicale che comunica energia, positività in un mix alchemico di racconto poetico, ricercato nella parola che incide,  e  di potente formula sonora. Insieme a Nicolas Alejandro Cunial, impegnato anche in questa performance, e Federico Martino BigF, rapper e visual performer, anche lui già apprezzato nell’evento Uno Punto Due, travolgente nella sua libertà dai quattro/quarti in nome dell’autonomia della  parola.

Versi itineranti , poesia errante quelli del performer poeta di strada Ma Rea che appende come panni stesi le sue poesie e le diffonde per le strade delle città, in luoghi insoliti: Stendiversomio per tirar fuori le parole dal chiuso dei libri.

Poesia dell’ineffabile nella Lectura Dantis di Ivano Marescotti, attore di teatro e di cinema, interprete  per i canti I, V, XXVI dell’Inferno, e nel commento/declamazione di Giorgio Battistella del XXXIII canto del Paradiso.

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