Marco Varisco

Recuperando l’antica tradizione dei maestri vetrai, e probabilmente dal più antico antenato, Varisco Varischi, Marco, per primo, sperimenta (anni ’30) la tecnica dell’incisione su vetro che tramanda al figlio Italo, insieme al rispetto e all’amore per il mistero della terra e del fuoco che si trasformano in materia. Maestro vetraio, negli anni ’40 viene premiato alla Scuola Sperimentale del Vetro di Murano. Si trasferisce, in seguito, da Murano all’entroterra di Venezia, a Treviso, fra “acque quiete” e l’incerta lucentezza di superstiti “affreschi di facciata”, dove inizia la splendida avventura creativa con il figlio Italo nel laboratorio di Treviso.

Marco Varisco oggi, erede della tradizione familiare del nonno Marco e del padre Italo, ha conservato e applicato i loro insegnamenti seguendoli fin da piccolo. Ha rappresentato così la continuità della famiglia dei maestri vetrai trevigiani, unendo talento, fantasia ed entusiasmo. Marco già a 13 anni sapeva lavorare il vetro (sue le incisioni sulle bomboniere della Cresima); dopo la terza media ha frequentato le scuole di disegno, ma la sua fortuna è stata aver lavorato fianco a fianco sia con il nonno che con il padre imparando da loro le tecniche artigianali della lavorazione del vetro che gli hanno permesso di realizzare, ancora adolescente, opere complesse ed impegnative.

Le tre generazioni dei Varisco sono presenti nelle sedi museali più prestigiose, al Museo del Vaticano, nelle collezioni private di personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo, della moda, della cultura; loro le opere eseguite per il sindaco di new York, per Bill Clinton, per i re di Spagna; al Museo di Losanna si trova la fiaccola olimpica realizzata per i primi giochi olimpici militari; altre opere sono state commissionate per varie Coppe del Mondo degli sport alpini, per il Mundialito del Volley, per l’Oscar del basket F.I.B.A. E per tanti campioni e squadre.

La tecnica dei Varisco è antichissima, ma Marco ha saputo introdurre e affiancare tecniche moderne come quella della scomposizione che lo ha portato a nuove creazioni. Marco va fiero del Prisma in cristallo molato, utilizzato per scopi scientifici per studi sulla rifrazione della luce. Il pezzo è esposto nel Capital Museum di Pechino.
Un’altra opera è presente al Victoria Albert Museum di Londra. Si tratta del Venetian Mirror, nato in collaborazione con Fabrica, uno specchio che riflette le immagini solo se sono immobili, mentre quelle mobili risultano invisibili. Marco ha anche coronato il suo sogno di vedere un’opera esposta nel prestigioso Guggenheim Museum di new York.

Numerosi sono i visitatori che giungono per commissionare opere preziose e conoscere un artista a tutto tondo, un uomo pacato, impegnato anche nel sociale. Varisco infatti nel 2005 ha fondato l’Associazione “XI di Marca” con la quale aiuta altre associazioni che si occupano di bambini e di situazioni in cui sono necessari gli aiuti.

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